lunedì 19 luglio 2010

EMOGASANALISI...QUESTA SCONOSCIUTA

Molto spesso, la domanda che gli allievi infermieri pongono più frequentemente  è: "Come si legge un'emogasanalisi??
 Innanzitutto c'è da dire che la pratica dell'EGA è storia recente per l'infermiere, l'abrogazione del mansionario in un primo momento ha creato molti dubbi su quello che l'infermiere poteva e non poteva eseguire. Il parere in merito alla possibilità di eseguire un prelievo arterioso, emanato nella seduta del 23 giugno 2005, nasce da una relazione inviata dall’ “Azienda Sanitaria Locale Latina. Presidio Ospedaliero Nord, UOC di Pneumologia”, con la quale la stessa UOC richiedeva alla Direzione Generale delle Risorse Umane e delle Professioni Sanitarie un parere sul “prelievo emogasanalitico da parte dell’infermiere”. La Direzione in questione inoltrava la richiesta al Consiglio Superiore di Sanità che è organo consultivo del Ministero della Salute.
Il CSS, oltre ad auspicare una omologazione a livello nazionale delle situazioni, esprime parere favorevole all’effettuazione del prelievo arterioso dall’arteria radiale per EGA da parte dell’infermiere, sia in ospedale che in ambulatorio e nell’espletamento di assistenza domiciliare integrata, a condizione che:
l’infermiere ne abbia acquisito la completa competenza secondo le modalità definite dalle vigenti normative;
sia prevista sempre l’esistenza, nella UO o nella struttura sanitaria di riferimento, di un protocollo operativo correttamente redatto, condiviso ed approvato, che sia in grado di: assicurare la buona pratica di tecnica del prelievo arterioso dall’arteria radiale per EGA; garantire l’adozione di ogni utile misura di prevenzione delle complicanze e del necessario trattamento nonché la tempestiva gestione dei rischi connessi.
L'esame consiste in un prelievo arterioso effettuato a livello di polso arterioso (arteria radiale, arteria femorale, arteria brachiale). L'emogas analisi è indispensabile per la diagnosi di insufficienza respiratoria, per valutarne la gravità e seguirne il decorso durante la terapia. L'indagine emogasanalitica è utile anche nella valutazione dei diversi meccanismi fisiopatologici dell' insufficienza respiratoria: l'aumento della pCO2 è infatti espressione di ipoventilazione alveolare.
Permette di misurare i valori di:
  • emoglobina (Hb)
  • ioni idrogeno
  • pO2 60-100 mmHg
  • pCO2 40 mmHg
  • pH 7,35-7,45
Da questi valori, l'analizzatore è poi in grado di estrapolare automaticamente la concentrazione dei bicarbonati nel plasma (normalmente HCO3=21-25 mmol/L), la concentrazione dell'anidride carbonica totale del plasma (TCO2=22-26 mmol/L), la saturazione in ossigeno (SAT=95-99%) e il contenuto totale di O2 nel sangue (O2CT=15-23 vol%).
...continua








Nessun commento:

Posta un commento